La recente epidemia di Coronavirus, in concomitanza col Capodanno Cinese, ha provocato una serie di ritardi alle consegne degli acquisti effettuali online
La recente epidemia di Coronavirus, oltre ad essere una tragedia affermata a livello umano, sta causando non pochi disagi anche all’economia, cinese e non. Le fabbriche cinesi si trovano infatti al centro della produzione mondiale, sia di pezzi finiti, sia dei soli componenti. La quarantena indetta dal governo nella regione di Whuan sta però rallentando moltissimo la produzione. In aggiunta a ciò il 25 gennaio è iniziato il Capodanno Cinese, inserendo quindi dei giorni festivi a prolungamento della quarantena.
In Cina il capodanno lunare è una delle festività più importanti: tradizionalmente scuole e fabbriche chiudono per un periodo di 7 giorni e, in questo lasso di tempo, le attività dei principali store online (come AliExpress ad esempio) e dei principali vettori di trasporto vengono limitate al minimo.
Quest’anno quindi le esportazioni dei prodotti venduti tramite e-commerce sarebbero dovute riprendere il 2 febbraio ma, vista appunto l’epidemia dilagante, il governo ha deciso di estendere il blocco fino al 10 febbraio, causando quindi ulteriori ritardi agli acquirenti degli altri Paesi.
In particolare il mercato che ne sta risentendo più di tutti è quello dell’informatica.
La Cina è famosa per produrre molti dei componenti tecnologici per le più famose case di produzione (Apple, Huawei – che ha la sede proprio in Cina-, HP, Dell, ecc), questi blocchi dovuti a cause di forza maggiore hanno quindi ritardato ogni tipo di consegna, sia che si tratti dell’acquisto online di un privato, sia che si tratti di aziende che si appoggiano a rivenditori esterni che non dispongono di un magazzino iper – fornito.
Qualche settimana fa era stato inoltre preposto un blocco del traffico areo da parte del Governo Italiano, che limitava sia gli arei civili (quelli che trasportano cittadini), sia i voli cargo, cioè quelli destinati all’esportazione di merci. Questo ha creato ulteriori ritardi poiché tutti i prodotti restavano fermi nei magazzini di partenza.
In generale quindi è probabile che tutti gli ordini di materiali che prevedono una fornitura dalla Cina subiranno (o hanno subito) consistenti ritardi, per questa combinazione dovuta all’epidemia di Coronavirus e al Capodanno Cinese. In particolare:
- Ordini spediti prima del 20 gennaio: le consegne non dovrebbero subire ritardi.
- Ordini spediti dal 20 gennaio al 28 gennaio: le spedizioni viaggiano con un ritardo di circa 10/15 giorni.
- Ordini spediti dal 28 gennaio in poi: le spedizioni potrebbero essere bloccate nei magazzini e subire ritardi, a seconda della modalità di transito (diretto, se arriva direttamente dalla Cina, o indiretto, se la merce fa tappa in altri Paesi EU prima di approdare in Italia).
Tutta l’industria tecnologica si è comunque fermata bruscamente: è stato infatti annullato il Mobile World Congress di Barcellona previso per fine febbraio e anche l’arrivo dei nuovi prodotti Apple, che verranno presentati il 31 marzo, potrebbero presentare meno pezzi del previsto.
Per questo motivo quindi le forniture approvate all’inizio del 2020 hanno subito (e potrebbero subire ancora) svariati ritardi nelle consegne, anche verso i nostri clienti.
Rimane importate sottolineare però che il contagio relativo al Coronavirus non avviene tramite merci, per ulteriori informazioni rimandiamo alle raccomandazioni delle FNOMCeO.